Bellissimo l’autunno, coi suoi colori, dal giallo all’arancione al rosso vivo, con i suoi profumi, di zucca, caldarroste e vino rosso, ma anche di sapori…. E qual è il sapore per eccellenza di questa meravigliosa stagione? L’oro commestibile: il tartufo.
Il tartufo è un fungo del genere tuber, ovvero di quelli il cui frutto nasce sottoterra, precisamente in terreni calcarei o argillosi-calcarei. E proprio questa è la sua peculiarità: il fatto di nascere sottoterra in rapporto e simbiosi con gli arbusti, in particolare con le querce e con i lecci.
Il tartufo si caratterizza per il fortissimo e persistente profumo, inconfondibile anche per i profani (non tutti lo apprezzano, ma chi lo ama….. lo ama alla follia).
Diffusione e raccolta
Il tartufo è diffuso in Piemonte, Lombardia orientale e in Toscana, Umbria, Marche e Abruzzo. A seconda del terreno dove nasce si distingue per le sue caratteristiche organolettiche: dal profumo all’aspetto. Molto conosciuto il tartufo bianchetto, il tartufo bianco di Alba (utilizzato quasi esclusivamente a crudo in scaglie) e il tartufo nero pregiato di Norcia (utilizzato in cottura). Lo si raccoglie generalmente in autunno-inverno, quasi sempre tramite cani addestrati per lo scopo (curiosità: in passato si utilizzava il maiale, animale ghiottissimo di tartufi).
Il tartufo è composto per il 95 % da acqua, eppure il suo prezzo è abbastanza proibitivo. Oltre al gusto e all’aroma, del tartufo si apprezzano anche le proprietà antiossidanti ed elasticizzanti. È fonte di magnesio e calcio, contiene molte proteine nobili e praticamente zero grassi, e persino vitamina C. Molti studi ne hanno attestato anche proprietà antitumorali e persino afrodisiache.
Come detto bisogna distinguere il tartufo bianco da quello nero. Il tartufo bianco si consuma a crudo. Deve essere unicamente spazzolato, assolutamente vietato bagnarlo. Affettatelo sottilmente con lo strumento apposito, potrete utilizzarlo su piatti già cotti, come carni e risotti: sprigionerà un profumo inconfondibile.
Il tartufo nero è meno nobile di quello bianco ma non meno pregiato. Specialmente in cottura il tartufo nero si presta benissimo per insaporire molti piatti, come paste e risotti.
Meglio in ogni caso non accostare il tartufo con piatti troppo elaborati: si accompagna benissimo con le uova strapazzate, con carpacci sia di carne che di pesce, con un piatto di pasta semplicemente a base di burro e tartufo o un buon risotto, ma anche con una selezione di formaggi e marmellate.
Nel cuore delle Langhe, ad Alba, da ottobre a dicembre ogni anno si tiene la Fiera internazionale del Tartufo Bianco di Alba, prodotto proveniente dai boschi delle Langhe, Roero e Monferrato.
Questa manifestazione raccoglie ospiti da tutta Europa e prevede una miriade di eventi culturali e gastronomici per celebrare questo fantastico prodotto della natura. Ci saranno show cooking di chef nazionali e internazionali, scrittori, artisti, musicisti, e tanti eventi di cucina, come l’atelier della pasta fresca, le cene insolite, esperienze sensoriali, il Wine Tasting experience.
Quest’anno si terrà dal 9 ottobre 2021 al 5 dicembre 2021. Impossibile perderselo.
Non solo langhe però…
La Fiera del Tartufo Bianco di Alba non è il solo evento dedicato al tartufo. Conosciutissime e apprezzate la Fiera del Tartufo Bianco di Acqualagna nelle Marche, la Fiera del Tartufo di San Miniato fra Firenze e Pisa, la Fiera del Tartufo Nero a Norcia in Umbria, la Fiera del Tartufo di Sant’Agata Feltria a Rimini e la Strada del Tartufo del Mantovano da Felonica a Quistello.
Insomma, il tartufo è un alimento celebrato, osannato, e pagato a carissimo prezzo.
Se non lo avete ancora provato immergetevi in questa esperienza, apprezzatene l’unicità e osate diversi abbinamenti, non ve ne pentirete.
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