Dolci del Natale: fra tradizione e innovazione

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Ecco alle porte il periodo più magico dell’anno: il Natale sta arrivando, e con sé la neve, le luminarie, le decorazioni, i canti di Natale, e i dolci.

Chi più chi meno, tutti a Natale ci concediamo i nostri dolci preferiti. Ci fanno tornare bambini, ci regalano una sferzata di buonumore, sanno di famiglia, di autentica felicità. Non solo panettone e pandoro. Ma quali sono i dolci più amati e apprezzati? E come servirli per renderli originali e stupire i vostri ospiti?

Il Re di Milano: il Panettone

Il panettone è il tipico dolce di Milano

Il panettone è il tipico dolce di Milano nato nel 400 (la leggenda lo ricollega ad un errore di cucina in casa Sforza) realizzato con un impasto di farina, acqua, lievito, uova, burro, ma anche frutta candita, cedro, arancio e uvetta.

Oggi ne esistono moltissime versioni, senza uvetta, senza canditi, al cioccolato, al pistacchio, alla crema. Spesso viene utilizzato anche negli antipasti, tagliato a scalini e farcito di salumi, formaggi e salse.

Il panettone viene riutilizzato anche nei giorni seguenti, come base per altre torte o per tiramisù.

Quest’anno servitelo con gelato alla panna o crema e della salsa di arancia fatta in casa, ricoprite il tutto con granella di pistacchio.

Il Sultano di Verona: il Pandoro

Il Sultano di Verona: il Pandoro

Il pandoro è il tipico dolce natalizio di Verona e come il suo collega panettone è fra i dolci più diffusi non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Lo inventò cosi come lo conosciamo oggi il signor Melegatti, nel 1894. Gli ingredienti sono la farina, lo zucchero, le uova, il burro, il lievito e tanto burro di cacao, che lo rende sofficissimo.

Il pandoro si presta ad essere servito con la crema di zabaione o chantilly, magari tagliato a dischi, cosparso di gocce di cioccolato al latte o fondente, frutti di bosco e zucchero a velo. Un albero di natale tutto da gustare.

Cosi come il panettone, anche il pandoro può essere riutilizzato come base per torte.

Il Panforte toscano

Dolce tipico di Siena ma consumato il tutta la toscana, è un pane con miele e frutta secca, tanta cannella e altre spezie come chiodi di garofano e zenzero, ma anche sciroppo di miele e tanto zucchero.

Servitelo con caldo caffè bollente, leggermente amaro, ricoperto di panna montata.

Il tronchetto di Natale

Il tronchetto di Natale

Fra i dolci più conosciuti e amati troviamo anche il tronchetto di Natale, dolce Piemontese ma famoso in tutta la penisola. A base di burro, mascarpone, crema di marroni, panna e cioccolato, a forma di tronco di legno (non affatto facile da fare) che ricorda i ceppi di legno per accendere il focolare nei giorni di festa.

Le versioni di questo dolce sono moltissime: con diversi cioccolati, con alcool come rum e whisky, con pasta di mandorle.

Cartellate di Puglia

Uno dei dolci tipici del sud Italia sono le cartellate, preparate in Puglia ma anche in Basilicata. Sono delle coroncine di pasta fritte e ricoperte di miele e vincotto.

Un dolce importante, da consumare lontano dal cenone, magari nel momento dell’amaro.

Struffoli: non solo Napoli

Il dolce più famoso del sud Italia nel periodo natalizio. Piccoline palline di pasta dolce, fritte in olio bollente e condite con del miele, canditi e piccoli confetti colorati, ma anche con scaglie di mandorla e frutta secca.

La pasta cambia da regione a regione, e pure il nome, ma anche grazie alla loro forma gli struffoli sono uno dei dolci natalizie più amati da grandi e da piccini.

Il Torrone

il torrone

Il Torrone ha origine nell’antica Grecia ed oggi è diffuso in tutta Europa, ed ogni paese lo produce a suo modo. Gli ingredienti sono lo zucchero, il miele, albumi, una punta di fiori d’arancio e frutta secca. Anche in Italia, a dipendenza delle regioni, il torrone prende consistenza e gusto differente.

Il Sardegna il torrone è a pasta duro e al limone, il Sicilia con pistacchio e mandorla, in Abruzzo è morbido e al cioccolato, a Cremona duro e mandorlato.

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