Perché la pizza napoletana è la più buona?

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La regina incontrastata del sabato sera, oggetto di canzoni, poesie, concorsi nazionali e internazionali. Osannata, demonizzata, reinventata, scopiazzata ed esportata in ogni dove. Sicuramente, la più amata al mondo. Niente prima di lei.

Si, stiamo parlando proprio della pizza: quel prodotto gastronomico a base di acqua, farina e lievito, condito che con il pomodoro e la mozzarella e cotto nel forno a legna. La stessa che ci regala sempre emozioni autentiche.

La pizza ha una storia lunghissima, incerta e molto dibattuta. Il suo nome risale a più di mille anni or sono, e la sua origine appartiene alla tradizione gastronomica napoletana.

Ecco perché solo la pizza napoletana è riconosciuta come specialità tradizionale garantita dall’Unione europea.

La pizza napoletana si identifica come una pizza tonda, a basta morbida e con un cornicione piuttosto alto. Non si utilizza alcun tipo di grasso, solo acqua, farina, lievito e sale.

Le più famose varianti sono la marinara, insaporita con pomodoro, aglio, origano e olio extravergine di oliva, e la margherita, condita con pomodoro mozzarella (anche di bufala), basilico e olio extravergine di oliva. Il nome di quest’ultima deriva dall’omaggio alla regina Margherita di Savoia in occasione della visita alla bellissima Napoli.

La vera pizza napoletana è rigorosamente cotta nel forno a legna, bandito il forno elettrico quindi!

pizza margherita napoletana

Quali sono i must che rendono la pizza napoletana unica e inimitabile?

Lievito naturale, lievitazione a temperatura ambiente, mozzarella fior di latte, olio extravergine di oliva, stesura a mani unite, forno a legna di faggio o quercia. Temperatura non inferiore a 400 gradi, cottura non più di un minuto, un minuto e mezzo.

Insomma, a Napoli la pizza non è solo pizza ma anche Arte, Cultura, Tradizione, Famiglia.

Ne conoscono ogni segreto, e il loro purismo ci permette di assaggiare un prodotto impossibile da trovare in qualunque altro luogo della terra, già solo per le materie prime, come la mozzarella.

Oltre alla buonissima e genuina pizza napoletana esistono diverse versioni della pizza a livello regionale.

  • Basti pensare alla pizza siciliana, anche detto sfincione, una focaccia a base di pangrattato, caciocavallo e conserva di pomodoro essiccata al sole. Ve ne sono tuttavia molte altre varianti, come quella catanese con le acciughe, quella di Siracusa o quella di Messina.
  • C’è poi la pizza romana, rotonda sottile e croccante, a cui viene aggiunto dell’olio nell’impasto proprio per darle croccantezza. La pizza romana prevede poi le alici come condimento. Ma se a Roma si aggiunge l’olio, a Genova si aggiunge un pizzico di latte nell’impasto per rendere la pizza piú “focacciosa”.
  • Abbiamo inoltre la pizza pisana (abbastanza spessa e condita con grana acciughe e capperi) spesso piegata in due e contenente la cecina, e la pizza marchiana (alta e molto morbida) che si trova nelle panetterie e prevede dello strutto nell’impasto.
  • Resta poi la pizza al tegamino, tipica della cucina torinese, cotta in un tegame oliato e doppiamente lievitata. In Puglia invece, la pizza ha la versione del calzone (o panzerotto), fritto o al forno e ripieno di mozzarella e pomodoro.

Nel mondo esistono altre versioni della pizza, ma volutamente non ve le raccontiamo 😊

A questo punto, non sentite un leggero languorino?

Nessuna voglia di uscire? Nessun problema, su Divoora potete trovare ogni genere di pizza, da quella rotonda, alla pizza al taglio, dalla pizza napoletana a quella romana. Scegliete quella che più vi stuzzica, accompagnatela con un buon vino a domicilio o una birra ghiacciata e regalatevi una serata all’insegna dell’ottima cucina mediterranea.

Non per forza il sabato sera, ogni momento è buono per una pizza, da soli e in compagnia.

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