Dalle Hawai a New York, da Los Angeles a Milano, fino a Lugano e Bellinzona. Di cosa stiamo parlando? Della novità culinaria del momento: la pokè bowl. Piatto tipico originario della cucina hawaiana, originariamente consisteva in pesce tagliato a tocchetti e marinato con sale marino, con alghe e noci kukui.
Il nome “pokè” significa nella lingua locale “tagliare trasversalmente pesce o legno” e si riferisce quindi a una tipologia di taglio del pesce. Nella realtà però il pokè viene servito con il pesce a tocchetti.
Con l’avvento dei giapponesi sull’isola statunitense, questo piatto ha subito forti contaminazioni asiatiche. Ben presto, grazie ai suoi valori nutrizionali e alla sua versatilità, è stato esportato in tutto il mondo, e sono nati dei veri e propri franchising.
La sua forza è proprio quella di contrapporsi ai fast food, che offrono principalmente solo junk food, per dare spazio a tutte quelle correnti sempre più presenti che richiamano all’healthy food (anche fra le star, non solo di Hollywood ma anche alle nostre latitudini).
Bisogna anche sottolineare che questa pietanza si presta benissimo al servizio food delivery, per la sua versatilità, la non cottura e la facilità con cui può essere trasportato.
Per questo motivo lo si trova persino nei supermercati!
Ordinare il Pokè Bowl a domicilio
Nella maggior parte dei posti che offrono pokè, così come chi lo offre per consegna a domicilio, la regola fondamentale è quella di poterlo creare a seconda dei propri gusti e esigenze alimentari.
Viene utilizzato di base il riso bianco al vapore, ma spesso viene offerto il riso venere o il riso integrale come alternativa.
Fra i pesci più utilizzati abbiamo il tonno e il salmone a tocchetti, ma anche i gamberi e il pesce bianco. Per i contorni poi, oltre all’avocado, quasi immancabile, vengono offerti gli edamame, le alghe wakame, i germogli di soia, le verdure come cetrioli, zucchine o pomodori, frutta come melograno o mango, e spesso anche tocchetti di feta o mozzarelline.
Alcuni posti offrono anche il cavolo tagliato a listarelle, il mais, la cipolla caramellata, i peperoni, i ravanelli, gli spinacini e chi più ne ha più ne metta.
Esiste poi la versione vegana, col tofu o seitan, e quella con la carne, a base di manzo o pollo. Denominatore comune resta il riso e il componimento della ciotola.
Proprio grazie alla presenza dei macronutrienti (carboidrati proteine e verdure) si può considerare un piatto assolutamente completo dal punto di vista nutrizionale e, in base agli ingredienti, anche leggero e dietetico.
Potete persino provare a prepararlo a casa, l’importante è la scelta degli ingredienti e la giusta manipolazione del pesce crudo, mi raccomando! In alternativa, si può sempre utilizzare il pesce cotto al vapore e perché no, anche affumicato.
Quasi sempre viene condito con salsa di soia e magari qualche salsina agrodolce, mentre per il riso viene utilizzato l’aceto di riso, come nella cucina nipponica (per il sushi o il chirashi). Ovviamente può essere chiesto senza alcun condimento e con salsa di soia a parte, anche se spesso il pesce a tocchetti viene già marinato.
Insomma, il Pokè Bowl non è solo la moda del momento ma la trasformazione delle nostre abitudine alimentari, dove il gusto viene coniugato con la salute. Per questo, il suo futuro nelle nostre città, grandi o piccole che siano, è assicurato.
Certamente questa specialità hawaiana prenderà sempre più piede, sostituendo le innumerevoli offerte di hamburgers e simili, sia nelle catene che nei locali che la propongono.
Cercate su divoora la vostra Pokè Bowl a domicilio, anche nel nostro piccolo Cantone l’offerta è presente e destinata ad ampliarsi. Scegliete con cura gli ingredienti e lasciatevi sorprendere da questo mix esotico/asiatico, che soddisferà gli occhi e la gola.