La vita è troppo breve per bere vini Mediocri. W.G.
Quante volte ci è capitato di organizzare una cena a casa, anche nei minimi dettagli, ma ricordarci all’ultimo minuto che non avevamo in casa nessun vino da abbinare o in ogni caso nessuno alla giusta temperatura?
E allora corsa al supermercato a scegliere il primo vino sullo scaffale, con le pentole sul fuoco e la tavola da preparare. Non ci si pensa quasi mai per tempo, troppo concentrati a decidere l’antipasto, abbinare il dolce, scegliere i tovaglioli quelli abbinati che….
E manca il re della tavola, colui senza il quale la carne non è carne, il pesce non è pesce. E poi si sa, l’acqua fa ruggine.
La scelta del Vino: l’impegno più difficile
Per la scelta del nostro vino, è quindi necessario prendersi il tempo necessario, niente fretta! Iniziate innanzitutto a leggere bene l’etichetta, e verificate che vi sia la provenienza e il tipo di uve utilizzate per la produzione.
Dopodiché, a seconda dei propri gusti e di quelli dei propri ospiti, ricordatevi una delle regole cardine: per un piatto strutturato il vino corposo fa sempre centro, per i piatti più freschi e leggeri puntate su vini che seguano la stessa linea. Gli accostamenti arditi lasciateli ai più esperti, a meno che l’esperimento non resti fra voi e la vostra famiglia. In questo caso, buttatevi!
Cercate in ogni caso di bilanciare.
Per l’antipasto poi, che sia bianco o rosso, non andate sul pesante: c’è ancora tutta la cena dinnanzi. Che sia bianco o rosso, la parola chiave è leggerezza.
Per i primi e secondi, la distinzione va ben oltre carne (rosso) o pesce (bianco). Affidatevi ad una piccola ricerca se incerti, per la riuscita della vostra cena è fondamentale azzeccare il corretto abbinamento cibo-vino! Avreste mai pensato, ad esempio che per i tortellini al burro e salvia si predilige un bianco secco e non un rosso?
E ugualmente con le minestre di verdure, e se invece con pomodoro si opta per rossi giovani?
Anche per il dessert, il giusto vino è fondamentale. Dal moscato al passito al vin santo, ce n’è per tutti i gusti.
Vino che fa sangue: il rosso
Il vino rosso, che prende il suo colore dalle bucce di acino a contatto con il mosto, contiene gli antociali e i tannini (a seconda del vitigno).
Si distinguono vini rossi leggere, che derivano da mosti poco zuccherati, e vini rossi strutturati, il cui mosto è ricco di zucchero.
Il vino rosso può avere varie tonalità e profumi, e può risultare più o meno morbido e/o corposo.
Va sempre consumato a temperatura ambiente, e si accompagna alle carni rosse, ai formaggi e tutte le pietanze importanti, dal punto di vista dei condimenti e delle cotture utilizzate.
Dal Pinot nero dell’Alto Adige al Negramaro, dal Merlot, all’Amarone, al Chianti, dal Cabernet al Primitivo.
Vino fresco: il bianco
Il vino bianco si ottiene da uve a bacca bianca o bacca nera ma con polpa incolore. La varietà è dovuta alla varietà dei vitigni, ma anche e soprattutto alla modalità di vinificazione utilizzata (che può portare anche a vini da dessert) e allo zucchero presente. I vitigni maggiormente conosciuti sono lo Chardonnay, il Sauvignon, il Riesling, il Tokaji.
Il vino bianco si presta benissimo con gli antipasti, con il pesce e coi dolci.
Ma si accompagna benissimo a tantissimi piatti anche a base di carne così come a diverse tipologie di primi.
Che sia secco o frizzante, l’importante è che sia assolutamente fresco!
Proprio per tutte le ragioni che vi abbiamo esposto vi consigliamo di non affrettarvi a scegliere il vino ma di gustarvi con calma questo momento su Divoora Wine, scorrete le caratteristiche, sinceratevi delle pietanze che servirete e fatevi coccolare dalla consegna a casa del vostro re della serata!